Deborah Pavanello - CIBO PER L’ANIMA
CIBO PER L’ANIMA
Il significato delle prescrizioni alimentari nelle grandi religioni
Edizioni Mediterranee
Può il cibo essere un mezzo utile alla meditazione? Possono al contrario alcuni alimenti ostacolare il progressivo avvicinarsi all’estasi mistica, all’illuminazione, alla santità?
Deborah Pavanello ha scoperto interessanti e curiose affinità tra consuetudini alimentari e religiose in apparenza distanti fra loro e ha individuato sorprendenti punti d’incontro tra le moderne conoscenze della dietetica e l’antica saggezza delle religioni, basata sull’ascolto del corpo e del sé interiore.
Studi sul sistema immunitario, endocrino, nervoso e di psicosomatica ci spiegano perché, nelle pratiche spiratali tradizionali, alcune categorie di alimenti venivano vietate mentre altre costituivano la base nutritiva essenziale. Ad esempio, tra i religiosi appartenenti a tradizioni diverse i carboidrati (pane, farine, cereali, ecc.) sono i cibi più diffusi e amati, mentre le carni vengono spesso bandite dalla dieta. Una scelta pienamente giustificata da un punto di vista scientifico, poiché concentrazioni più alte di serotonina favoriscono i buonumore, e questo neurotrasmettitore è sintetizzato a partire da un aminoacido, il triptofano, che penetra nel corpo sottoforma di un pasto a base di carboidrati.
Le prescrizioni alimentari dell’Ebraismo, del Cristianesimo, dell’Islam, dell’Induismo e del Buddismo si trasformano, grazie a questo originale saggio, in pratici suggerimenti che possiamo utilizzare nella vita di tutti i giorni per migliorare la salute fisica e mentale, e rivolgerci con maggior consapevolezza alla nostra dimensione interiore.